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Implantologia: cos'è?

  • Autore: Dott.ssa Gianna Nurra
  • 31 ago, 2023

L'alternativa alla protesi tradizionali

Prima di iniziare il trattamento lo specialista in implantologia si dedica ad un’accurata anamnesi del paziente, esami diretti del cavo orale e
diagnostici come una tac, radiografie endorali ed eventuali esami del sangue completi.
La tecnica di chirurgia implantare in condizioni di osso favorevoli è abbastanza rapida (per ogni impianto sono necessari circa 30 minuti) e
non è assolutamente dolorosa. Il decorso post operatorio è molto breve.
In casi di scarsa disponibilità ossea (atrofia) sono disponibili tecniche di ricostruzione dell’osso che consentono anche se, a volte, con interventi
multipli, comunque il posizionamento degli impianti. Un intervento di implantologia può essere a Carico Differito o Carico
Immediato. La tecnica di protesizzazione tradizionale prevede di “caricare”, ovvero di fissare la corona o la protesi sugli impianti, solamente una volta avvenuta l’osteointegrazione ossia la diretta connessione tra osso e impianto. La protesi in questi casi viene eseguita nei 2/4 mesi successivi all’intervento e parliamo di Carico Differito. Questa pocedura è preferita quando siano necessari incrementi ossei (quindi con impianti non sufficientemente stabili) o quando non sia richiesta un carico immediato. L’implantologia a carico immediato è una procedura con cui la protesi (di solito provvisoria) viene fissata agli impianti il giorno dell’intervento implantare (per convenzione nelle prime 72h).
La protesizzazione finale (solitamente eseguita con protesi a finitura ceramica con base in metallo o zirconia) in ogni caso viene eseguita ad
osteointegrazione avvenuta. Questa procedura è spesso scelta sia nel caso di riabilitazioni totali (Toronto Bridge, All on Four, All on Six) o nel caso di sostituzione di denti in zona estetica.
In ogni caso, prima di affrontare un intervento di implantologia dentale è sempre meglio rivolgersi a specialisti in grado anche di fornire
assistenza pre e post operatoria.
Autore: Dott.ssa Gianna Nurra 27 set, 2023
Quali sono i problemi occlusali (problemi legati alla masticazione) e da cosa possono dipendere.
Autore: Dott.ssa Gianna Nurra 31 ago, 2023
Per non rendere vano il trattamento di sbiancamento e ottenere i risultati sperati, nelle 72 ore successive alla cura odontoiatrica effettuata nello studio dentistico, il paziente deve seguire una serie di accorgimenti :

  •  prestare una particolare attenzione all’igiene orale domestica;
  •  dopo i pasti, attendere 30 minuti, prima di procedere con la pulizia dei denti;
  •  adottare una dieta bianca, cioè evitare alimenti e bevande colorate (es. caffè, tè,
  • sugo di pomodoro, pesto al basilico, curry, ecc.);
  • evitare il fumo.
La durata del colore dei denti raggiunto dopo lo sbiancamento dipende pressoché esclusivamente dalle abitudini personali del paziente.
In generale, i tabagisti e i consumatori abitudinari di bevande con coloranti saranno soggetti a un ingiallimento più repentino.
Il trattamento di sbiancamento dei denti non ha effetti permanenti e, in media, seguendo gli opportuni accorgimenti, il tono di colore rimane invariato per un anno.

A ogni modo, il tono di bianco non tornerà più al colore pre-sbiancamento.
Autore: Dott.ssa Gianna Nurra 31 ago, 2023
Cosa sapere prima dello sbiancamento.
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